CHE COS’E’?

L’enteroscopia è un esame che permette di esplorare il piccolo intestino ovvero duodeno, digiuno e ileo, avvalendosi di uno speciale strumento (enteroscopio), lungo circa 200 cm, che viene fatto avanzare nell’intestino grazie ad un overtube con pallone, che si gonfia e sgonfia alternativamente (Enteroscopia Single-Balloon).

Enteroscopia single-balloon

Questo esame ha finalità quasi esclusivamente terapeutiche ed operative, poiché trova indicazione dopo che un’altra metodica diagnostica non invasiva (radiologica, videocapsula) ha posto il sospetto di patologia del piccolo intestino (sanguinamento, malattia infiammatoria, neoplasia). Attraverso questa procedura, è possibile eseguire biopsie (piccoli prelievi di tessuto da analizzare al microscopio), rimuovere polipi, trattare lesioni sanguinanti, etc...

L’approccio per via orale o anale viene stabilito dal Medico in base alla stimata sede della lesione precedentemente identificata con altra metodica. In alcuni casi per raggiungere la lesione, si rende necessario eseguire l’esame sia per via orale che anale.


COME SI SVOLGE?

La procedura viene eseguita in regime di ricovero ordinario o di day-hospital. Tutte le informazioni necessarie al medico (malattie pregresse e in atto, farmaci assunti, pregressi interventi chirurgici, eventuali allergie, portatore di pacemaker) verranno raccolte prima dell’esame. E’ necessario il digiuno da almeno 12 ore e la rimozione di eventuali protesi dentarie se l’esame viene eseguito per via orale. Alcuni farmaci (antiaggreganti, anticoagulanti) potrebbero essere sospesi qualche giorno prima dell’esame.

Al termine della raccolta di queste informazioni, Le verrà chiesto di firmare un consenso informato dove Lei dichiarerà di aver compreso eventuali rischi/complicanze della procedura, eventuali alternative diagnostiche/terapeutiche al trattamento proposto, conseguenze rispetto alla mancata esecuzione dell’esame.

La preparazione all’esame viene effettuata da parte di un infermiere che inserirà un catetere venoso per la somministrazione dei farmaci e liquidi. L’esame viene eseguito in sedazione profonda (il paziente dorme ma è risvegliabile attraverso stimoli verbali) attraverso la somministrazione endovenosa di farmaci, di solito una combinazione di un farmaco sedativo (midazolam) con un narcotico (fentanyl) associati o meno al propofol.  In alcuni casi (in base alla complessità della procedura e alle condizioni cliniche del paziente), la procedura potrà essere eseguito in anestesia generale con assistenza anestesiologica.

I suoi segni vitali (pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno nel sangue, frequenza cardiaca) verranno monitorati prima, durante e dopo l’esame. Il monitoraggio non è invasivo né doloroso. Un supplemento di ossigeno verrà somministrato attraverso un piccolo tubicino posto a livello del naso. La procedura ha una durata variabile da 30 minuti a due ore e dipende dalla sua complessità e dai trattamenti che il medico deciderà di mettere in atto durante l’esame.

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