Colonscopia
CHE COS’E’?
La colonscopia è un esame endoscopico che permette al Medico di esaminare l’interno del colon (grosso intestino) e, se necessario, dell’ultimo tratto del piccolo intestino (ileo). La colonscopia serve per la diagnosi di malattie infiammatorie che possono interessare le pareti del colon e il tratto finale del piccolo intestino; in questo caso, vengono eseguite biopsie, cioè piccoli prelievi di tessuto, che vengono in seguito esaminati al microscopio dall’anatomo-patologo.
L’altro principale motivo per cui viene eseguita la colonscopia è la ricerca di lesioni polipoidi e non polipoidi, di dimensioni variabili tra qualche millimetro e alcuni centimetri. E’ opportuno resecarli endoscopicamente perché potrebbero sanguinare e in alcuni casi diventare maligni. La polipectomia è l’asportazione per via endoscopica di una lesione polipoide o non polipoide mediante l’utilizzo di pinze o anse, a seconda delle dimensioni del polipo. La polipectomia può consentire la completa asportazione per via endoscopica, in modo indolore, della lesione, evitando così l’intervento chirurgico.
COME SI SVOLGE?
Prima dell’esame colonscopico, è necessario eseguire la pulizia dell’intestino con l’assunzione di farmaci con effetto lassativo ed osmotico che puliscono il colon e ne permettono la completa visualizzazione (consultare il paragrafo sulla preparazione intestinale).
La procedura viene eseguita in regime ambulatoriale (o di ricovero se è prevista l’asportazione di una lesione di grandi dimensioni). Tutte le informazioni necessarie al medico (malattie pregresse e in atto, farmaci assunti, pregressi interventi chirurgici, eventuali allergie, portatore di pacemaker) verranno raccolte prima dell’esame. Alcuni farmaci (antiaggreganti, anticoagulanti) potrebbero essere sospesi qualche giorno prima dell’esame.
Al termine della raccolta di queste informazioni, Le verrà chiesto di firmare un consenso informato dove Lei dichiarerà di aver compreso eventuali rischi/complicanze della procedura, eventuali alternative diagnostiche/terapeutiche al trattamento proposto, conseguenze rispetto alla mancata esecuzione dell’esame.
La preparazione all’esame viene effettuata da parte di un infermiere che inserirà un catetere venoso per la somministrazione di farmaci e liquidi. L’esame viene eseguito in sedazione attraverso la somministrazione endovenosa di farmaci, di solito una combinazione di un farmaco sedativo (midazolam) con un antidolorifico (fentanyl) associati o meno al propofol, al fine di rendere l’esame più tollerabile.
I Suoi segni vitali (pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno nel sangue, frequenza cardiaca) verranno monitorati prima, durante e dopo l’esame. Il monitoraggio non è invasivo né doloroso. Un supplemento di ossigeno Le verrà somministrato durante l’esame.
La durata dell’esame è compresa tra i 20 e i 40 minuti e dipende da eventuali procedure operative che si rendano necessarie (polipectomie, biopsie, etc...). La procedura viene cominciata sul fianco sinistro. Dopo aver effettuato un’esplorazione rettale, il Medico introdurrà il colonscopio (del diametro di circa 1,5 cm) dall’ano fino al cieco (l’ultima parte del colon). Durante l’esame potrà avvertire una sensazione di gonfiore all’addome dovuta all’insufflazione di aria all’interno del colon per distendere le pareti. Inoltre, per facilitare il superamento di alcuni punti del colon, Le verrà chiesto durante l’esame di cambiare posizione.
COSA ASPETTARSI DOPO L’ESAME
Dopo l’esame sarà tenuto in osservazione presso la “sala risveglio” fino al recupero completo. La maggior parte dei pazienti tollera bene l’esame e riferisce al momento del risveglio un senso di spossatezza e, raramente, nausea, dovuti ai farmaci somministrati. Un lieve gonfiore addominale, dovuto alla insufflazione di aria nel colon al fine di poter distendere il lume e vedere le eventuali lesioni presenti, può persistere per qualche ora, ma tende a risolversi in breve tempo. Se durante la colonscopia sono state asportate delle lesioni, è preferibile attendere 24 ore prima di assumere frutta, verdura e farmaci antiaggreganti o anticoagulanti. In quest’ultimo caso, il Medico fornirà indicazioni sulle modalità di assunzione di questi farmaci nei giorni seguenti. Per il resto della giornata, è raccomandabile evitare di assumere alcolici o svolgere attività pesanti o potenzialmente pericolose.
Se nelle ore seguenti l’esame, si avverta uno dei seguenti disturbi (dolore addominale severo ed ingravescente, febbre, presenza di sangue nelle feci), dovrà immediatamente recarsi in Pronto Soccorso.
Al momento della dimissione, il Medico Le consegnerà il referto dell’esame fornendo spiegazioni sulla diagnosi. E’ suo diritto decidere se l’accompagnatore (comunque necessario per la dimissione) potrà o meno assistere durante il colloquio finale con il medico.
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